Un piccolo borgo fatto di case di terra e paglia: Villa Ficana, in provincia di Macerata, porta con sé la storia della comunità contadina che vi ha abitato sin dal lontano 1862. Per Patrimonio in Scena 2021, Villa Ficana rappresenta il paesaggio eco-sostenibile, raccontato attraverso la performance Terra cruda – Le stazioni del tempo in un video-documentario ideato da Rovine Circolari, in collaborazione con l’Ecomuseo delle Case di Terra.
Per raccontarvi meglio l’idea, abbiamo dato la parola proprio a Isabella Carloni, in una breve intervista riportata qui di seguito.
Isabella Carloni – Rovine Circolari
- Come nasce l’idea del progetto “Terra cruda – Le stazioni del tempo“?
Il progetto nasce dall’idea di dare voce contemporanea a un luogo antico, creando un percorso che ritualizzi lo spazio contemporaneo. Tradizioni e competenze lontane si intrecciano, attraverso l’arte performativa e la elaborazione artigianale ed elettronica del suono e della voce, a prospettive future di rigenerazione urbana, dando vita a un inatteso paesaggio sonoro e a una inedita visione del borgo di Villa Ficana, vicina ai suoi abitanti, ma anche ai suoi visitatori.
- Quale vuole essere il suo risultato/impatto nell’ambito di Patrimonio in Scena?
Attraverso stazioni simboliche e performative, specificamente create in sinergia con la realtà di Villa Ficana, Terra cruda crea una nuova ritualità e riconsegna alla comunità del borgo di oggi le
sedimentazioni del tempo attraverso i linguaggi contemporanei, conservando quella coesione sociale che permette di immaginare il futuro.
Ci sembra questo il compito di rileggere i nostri patrimoni artistico-culturali attraverso il ruolo decisivo dell’arte performativa che è alla base del progetto Patrimonio in Scena.