Patrimonio in Scena. Per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti Culturali delle Marche è un progetto speciale nato dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche MAB Marche, promosso da ICOM, ANAI e AIB.
Il progetto mira a valorizzare il prezioso patrimonio culturale regionale attraverso eventi di spettacolo dal vivo curati dai soci del Consorzio Marche Spettacolo, sperimentando formule innovative di interazione e fruizione.
L’edizione 2021 di Patrimonio in Scena focalizza la sua attenzione sui paesaggi culturali di Arcevia (AN), San Benedetto del Tronto (AP), Montegranaro (FM), Villa Ficana (MC) e Mondavio (PU), caratterizzati da un particolare pregio artistico e ambientale, e mira alla loro valorizzazione attraverso cinque documentari video, in cui tali territori dialogano con gli interventi performativi progettati e realizzati dai soci del Consorzio Marche Spettacolo. Ciascun intervento artistico è stato il frutto di uno stimolante lavoro di co-progettazione fra gli Istituti Culturali coinvolti e i Consorziati.
I VIDEO DOCUMENTARI
La storia di un grande Vicariato, esteso dal mare all’Appennino, mandamento di 13 Comuni, si è sempre distinto per la sua personalità e policentricità. La Rocca ha dominato il paesaggio circostante, protetto i suoi abitanti, ha lasciato un’eredità di valori e tradizioni che ancora oggi sono conservati con cura e celebrati con orgoglio.
Mondavio: l’illusione del tempo, l’eternità della bellezza
“Un luogo che ha attraversato i secoli senza perdere la sua identità.”
L’intervento artistico di Centripeta per il paesaggio storico di Mondavio mira a valorizzare il caratteristico attaccamento della comunità mondaviese all’architettura, alla storia e alla vita del borgo cercando di trasmettere “la bellezza e la forza di un patrimonio storico e umano che ha attraversato tante epoche e tante vite fino ad arrivare a noi”. Il racconto audiovisivo scelto da Centripeta utilizza un linguaggio fresco e contemporaneo, in grado di restituire la storia del paesaggio storico di Mondavio con la voce e il corpo dell’attore.
Realizzato in collaborazione con Pro Loco Mondavio.
Viaggio che, partendo dal cuore antico della città, vi farà conoscere il mondo marino sambenedettese attraverso le collezioni che lo raccontano e lo descrivono, gli edifici che ospitano tali collezioni e i paesaggi che inglobano tali strutture dal paese alto, al centro fino alla spiaggia e al Mediterraneo.
Una notte nei musei del mare
“Còmme fusce palòmme ‘nnammurate, arevè ‘ddòj ‘a ‘ddòje le lancètte, vòghe cuntènte pé Sammenedètte.”
Il video-documentario ideato dalla Compagnia dei Folli è stato girato all’interno dei tre luoghi di “cultura marittima” della città di San Benedetto del Tronto: la Pinacoteca del Mare a Palazzo Piacentini, il Museo del Mare e il Museo d’Arte sul Mare. “Il tema principale è l’acqua che viene raccontata durante le performance nei luoghi scelti” – spiega la Compagnia dei Folli – “L’Acqua è l’elemento vitale da cui tutto nasce, il grembo e la fonte di nutrimento. Sin dai tempi più antichi l’uomo ha riconosciuto nell’Acqua la sorgente di tutta la vita e il legame con la spiritualità”.
Realizzato in collaborazione con Pinacoteca del Mare – Palazzo Piacentini, Museo del Mare, Museo d’Arte sul Mare.
Panoramica che parte dal centro storico, culla dell’artigianato calzaturiero che ospita botteghe ancora oggi attive, per giungere all’attuale paesaggio industriale che prende forma nel secondo dopoguerra. La collina ondulata su cui insiste Montegranaro rende tuttora visibile anche da lontano questo particolare paesaggio, in cui dialogano un centro storico antico e un’area industriale moderna.
Metamorfosi di un paesaggio
“Tira un filo di vento che scuce piano piano l’orditura di questa fabbrica della natura.”
Il video-documentario ideato dalla Società Amici della Musica “G. Michelli” è stato formulato partendo dalle caratteristiche del paesaggio manifatturiero di Montegranaro: “una collina ondulata che rende visibile anche da lontano un particolare paesaggio, in cui dialogano un centro storico antico e un’area industriale moderna”. Si è scelto quindi di rappresentare quasi plasticamente questa opposizione dialogante, traducendola nella contrapposizione tra due diversi tipi di musica, quella antica, rappresentata da uno strumento storico, il violoncello, e quella più contemporanea, incarnata da una voce pop.
Realizzato in collaborazione con Biblioteca Comunale «Enzo M. Conti».
Il Polo Culturale ospitato nel Complesso San Francesco di Arcevia è luogo di comunità in cui gli arceviesi e i visitatori possono ritrovare sia il tempo della memoria storica del territorio sia lo spazio di condivisione di eventi culturali e comunitari.
Sottopelle, alla ricerca di frammenti di senso e connessioni nascoste
“Sotto pelle il tempo corre veloce. Sotto terra il tempo scorre lento.”
Sottopelle, ideato da ATGTP – Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, si tratta di “un’appropriazione debita”, un “innesto” che dalla superficie scende ad innervare gli strati sotto l’epidermide, perché il senso delle cose, l’anima di un luogo o di un’opera d’arte si percepiscono sollevando il velo di ciò che appare a prima vista, come i tesori archeologici si trovano scavando a fondo la terra. La pelle è un crocevia di informazioni, innumerevoli scambi vi avvengono, nascosti al nostro sguardo: allo stesso modo il territorio di Arcevia, come un organismo vivo, respira della moltitudine di persone che lo attraversano, del suo passato, delle testimonianze e delle esperienze artistiche che lo hanno abitato.
Realizzato in collaborazione con Comune di Arcevia e Museo Archeologico Statale di Arcevia.
Il borgo di case in terra cruda di Villa Ficana – come un archivio con i suoi documenti, o una grande biblioteca con i suoi libri – cristallizza in sé storia e valori ereditati dal passato; valori che rientrano oggi prepotentemente nell’attualità e si proiettano nel futuro.
Terracruda – Le stazioni del tempo
“Dappertutto stanotte accenderanno i falò. Ci saranno più fuochi che stelle stanotte. E il fuoco che brucia allontani i malanni”
Terracruda nasce dall’incontro di una ricerca artistica – quella di Rovine Circolari – con un luogo antico: il borgo di Villa Ficana, dove la tradizione costruttiva delle case di terra si lega oggi a un futuro eco-sostenibile dal punto di vista architettonico, urbanistico e sociale. Il fuoco, fonte di vita e elemento rituale per il borgo, ma anche memoria collettiva – per lo storico incendio che lo ha devastato nel 1891 – diventa elemento di rinascita simbolica, attraverso il rito collettivo dell’evento artistico, di cui il video rende conto, e grazie a una ricerca sonora che fonde antico e moderno, parlando all’oggi. Gli artisti – Isabella Carloni, autrice e performer vocale, Francesco Savoretti, percussionista della tradizione mediterranea, Paolo Bragaglia, compositore ed esperto di sonorità elettroniche – traducono così, nel linguaggio performativo e visivo, il substrato culturale sedimentato nelle case di “terra cruda” e si fanno messaggeri di una memoria che trae la sua forza dal mito per dialogare e rinnovare il presente.
Realizzato in collaborazione con Ecomuseo delle Case di Terra di Villa Ficana.
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